Carlo e Licia

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martedì 24 giugno 2025

Emi-immigrazione, 1.

In uno dei vari, saltuari tentativi di fare ordine tra i dossier e le documentazioni, mi è capitato quello riguardante l' “emigrazione”. Come tutte le specie animali anche l'umanità è da sempre dedita agli spostamenti e all'emigrazione: quella della nostra specie è stata sempre contrastata con forza e violenza; sempre è e fu fonte di conflitti durati anche secoli, sopiti ma non troncati.

Fenomeno di enorme rilievo, concernente in modo attivo o passivo (immigrazione) esso si manifesta in continenti e nazioni come “lotta” e come guerra civile talvolta. La storia dell'emigrazione coinvolge aspetti cruciali linguistici e sociali, coincide praticamente con la Storia con la esse maiuscola, quella degli eventi, quella che si studia a scuola come materia a sé stante. Conseguenza di questa pervasività

negli accadimenti umani, l'emigrazione – e il suo collegamento speculare l' “immigrazione” – è oggetto di un post in questo blog in quanto sia i Ragghianti che i Collobi sono famiglie coinvolte e partecipi di questi fenomeni reciproci di “emigrazione” e di “immigrazione”.

Dei genitori di Licia Collobi, infatti, il padre fu il 14° figlio (su 16) di Maria Clementi, una friulana italiofona delle valli del Natisone e di Menigo Golubic, uno sloveno degli stessi luoghi. Emigrato a Trieste imperial-regia divenne gerente della più importante stalla (oggi sarebbe Garage-Autorimessa) del porto principale dell'Impero asburgico. Ricordo di aver letto di questa stalla in una lettera indirizzata a Cavour, ancora dedito prevalentemente agli affari.

venerdì 20 giugno 2025

Eugène Delacroix (1798-1863), 1.

Sommario: Redazionale – C.L.R.: “Problemi di Delacroix” – Documenti contemporanei francesi – Opere fino al 1829.

Grandissimo artista, pittore romanticamente trascinante, disegnatore incisore e acquarellista degno di sé stesso, indubitabilmente Eugène Delacroix è tra i massimi protagonisti della cultura francese del XIX secolo.

A Parigi in particolare si concentrò un insieme eterogeneo di personalità eccezionali che sulla scia dell'egemonia politica e sociale nata dalla Rivoluzione del 1789 e parzialmente promossa da Napoleone, riuscì a creare ed irradiare in tutti i campi del creare e del sapere una koiné che ha trascinato l'Europa intera in ammirato collegamento.

Il mondo occidentale ne è stato affascinato fino al tentativo egemonico – riuscito appieno soltanto sul piano linguistico imponendo l'inglese – di allineamento all'imperialismo statunitense cresciuto con la Prima Guerra Mondiale fino all'attuale rottamatore, paranoicamente vendicativo Donald Trump.

Oltre che artista di primo piano riconosciuto e stimato dai contemporanei, Delacroix è stato anche un cittadino socialmente rilevante nonché un testimone del suo tempo tramite il suo Journal (Diario). 

Questa imponente, moderna e sconcertante, opera è un faro sul costume e le lettere contemporanee anche per la sua meticolosità. La fortuna propriamente critica di Delacroix è forse stata meno considerata in confronto a quanto avvenuto in ricerche stilistiche e di problemi analitici riguardo ad altri artisti di più difficoltosa lettura, di indagine storiografica più intrigante. D'altra parte la discendenza diretta da Rubens, per es., è palese e l'adesione tematica al “romanticismo” è esplicita.

Ne consegue che anche C.L.R. ha dedicato a Delacroix un'attenzione di giudizio, di analisi apparentemente meno assidua e più saltuaria. Il fatto, poi, che il saggio direttamente indagatore sull'artista, Problemi di Delacroix (1949) sia firmato con uno pseudonimo, quello di “Camillo Panizzi”, non vuole sminuirne il ruolo, la valenza e la qualità espressiva (assai originale) di Delacroix. Casomai C.L.R. ha usato uno pseudonimo perché a questo testo non fosse data – vista la fama di “polemista” attribuitagli – una considerazione che nella contingenza del momento (che ignoro) potesse suscitare un improprio dibattito sull'artista.

domenica 15 giugno 2025

"seleArte", II s., n.14, su "Critica d'Arte", n.138, nov.-dic. 1974.

Sommario


I Unesco - “Unesco 1974” di C.L. Ragghianti, I-II.

III Interventi – C.L.R.: “Ferrazzi speculativo”, III-V; C.L.R. “Ferrara 1432”, V-VI; Licia Ragghianti: “Quellinus e il libro de' disegni del Vasari”, VI-VII; Gigetta Dalli Regoli: “Postilla sulla vacchetta pisana”, VIII-XI; “Il Duomo di Parma” di A.C. Quintavalle e puntualizzazione di C.L.R., XII-XVI.

mercoledì 11 giugno 2025

"seleArte", II s., n.13, in "Critica d'Arte", n.110, mar.-apr. 1970.

Sommario


51 biblioteca – C.L.R.: “Il mito di Iside”, 51,52.

Musei: Budapest, 52; Ottino della Chiesa: “Pinacoteca di Brera”, 52; Biblioteca Nazionale di Parigi: “La legende Napoléonienne”, 52; Ermitage, “Mosaici dell'Europa occidentale”, 52,53; Matisse nei Musei dell'Urss, 53; Valtat a Ginevra, 53,54; Hartung nel Museo del Quebec di Montreal e di Houston, 54; Mostre dei Musei di Tolosa, 54; Mostre manoscritti Moghul ed eroe Aemir Hamza alla Bibl. dell'Osterreich. Mus. Für Angewandte di Vienna, 54; Acquisti del Museo di BB.AA. di Copenhagen, 54,55; Mecenati nei Musées Royaux di Bruxelles, 55.

Grafica: “Feste ed apparati medicei” edito da Olschki, 55,56; Vol. I “Corpus Graphicienne Bergomense” a c. di Ugo Ruggeri, 56; Grafica di Seghers ed Amsterdam, 56,57; 131 disegni del Duca di Devonshire alla Nat. Gal. di Washington, 57,58; “Disegni da Dürer a Picasso” mostra itinerante da Nat. Gal. di Ottawa, 58; Gisella Hopp “Europaïsche Meisterwerke aus Schweitzer Sammlungen”, 58-60; Werner Schade: “Dresdener Zeichnungen 1500-1650”, 60; A. Bettagno “Caricature di Anton Maria Zanetti”, 60-62; Varia: G. Gregoretti: “Il gioiello nei secoli”, 62; Ambrogio Rosmini architetto”, 62; A. Pallucchini: “Pietro Longhi”, 62; “I vetri” del Museo di Arte decorativa di Zurigo, 62,63.

Ristampe: Dover Publications (“Art of lettering”; “Monograms and Ciphers designs by A.A. Turnbayne”; “Alphabets and Ornaments”; “Elements of Dynamic Symmetry”; “Pattern and Design with Dynamic Symmetry”; “Design by Accident”; “Los Disparates, Los Proverbios” di Goya, 63,64; da Phaidon Press, Ellis Watergouse “Italian Baroque Painting”, 64.