Carlo e Licia

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lunedì 13 ottobre 2025

Civiltà preincaiche di Licia Collobi Ragghianti

Pubblicato nel 1981 nel volume Splendori delle civiltà precolombiane (De Agostini, Novara), quindi ristampato più volte nella collana “Documenti d'Arte”, questo saggio si accompagnava a quelli di altri autori in una ricostruzione delle civiltà precedenti, coesistenti nell'America centro-meridionale fino alla scoperta coloniale di Cristoforo Colombo, e quindi praticamente distrutte nelle proprie manifestazioni sociali e culturali.

Licia Collobi si trovò a collaborare con la De Agostini in conseguenza della Storia della pittura, per la quale scrisse il volume sulla Pittura del Quattrocento in Europa (che abbiamo postato nel nostro blog con singole scadenze che si possono desumere dall'ultima uscita del 8 aprile 2022).

Come avvenne già con la redazione Mondadori di “Musei del Mondo”, Licia Collobi R. anziché creare problemi collaborò fattivamente con la redazione di Novara, specialmente con il capo redattore Silvio Locatelli, che così divenne un giovane amico dei miei anziani genitori. Licia strinse anche un amichevole rapporto di stima con Marcella Boroli, la quale con Locatelli condivise la cura della collana “Documenti d'Arte”, nella quale fu pubblicata questa Civiltà preincaiche. Di conseguenza le didascalie curate dalla redazione contengono un fattivo contributo critico e di controllo di Licia Collobi. Le fotografie del libro, di alta qualità professionale, sono – credo espressamente – opera di Gianni dagli Orti, del quale non sono riuscito a trovare data e dati, salvo l'essere molto legato con la De Agostini. Di questo aspetto specialistico di Licia Collobi R. abbiamo postato in quattro parti (15 aprile 2021; 25 maggio 2021; 15 giugno 2021; 19 luglio 2021) il “Museo Nazionale di Antropologia” di Città del Messico, della famosa collana “Musei del Mondo” diretta da Carlo L. Ragghianti, pubblicata in molte importanti lingue e nazioni. Sempre da questa collana, edita in Italia da Mondadori, nel nostro blog abbiamo riprodotto il 20 gennaio 2025 il post Arti extra europee, contenente estratti anche di arti precolombiane dai volumi sul “British Museum” di Londra e “Metropolitan Museum” di New York.

Recentemente (6 luglio 2025) è stato postato l'importante saggio Mesoamerica a Palazzo Ducale, pubblicato da Licia Collobi R. in “Critica d'Arte”, V s., n.18, ott.-dic. 1988.

Prossimamente saranno postati alcuni degli scritti, pubblicati nella serie di “seleArte”, sulle arti nell'America precolombiana da Licia Collobi R. Essi rappresentano fin dagli inizi l'interesse della studiosa triestina per questa vasta e affascinante materia artistica che viene realizzata dalle zone polari alla Patagonia in declinazioni originali. Questi scritti, talora succinti, hanno contribuito ad affermare, al di fuori degli specialisti, Licia Collobi quale autrice di rara competenza sulla creatività artistica di un mondo devastato da poco più di cinque secoli dall'espansionismo coloniale occidentale.

F.R. (12 luglio 2025)

giovedì 2 ottobre 2025

Arte Moderna in Italia 1915-1935 - Carlo L. Ragghianti, 14. Felice Casorati

  


Post precedenti:

1. 30 dicembre 2017
Presentazione di Carlo L. Ragghianti.
Criteri del Catalogo, Bibliografia generale. Comitato d'onore; Comitato esecutivo; Comitato tecnico; Comitato di consulenza nazionale; Consiglio A.T.T. di Firenze; Consiglio de “La Strozzina”;  organizzatori percorso museografico; segreterie; fornitori dell'esposizione.
2. 31 dicembre 2017
Criteri assegnazione schede critiche; criteri per la consultazione del Catalogo e quelli distintivi di questa rievocazione.
Artisti: ALCIATI, Nino BARTOLETTI, Pasquarosa BARTOLETTI, BIASI, BONZAGNI, BOSIA, BUCCI, CHECCHI, COSTETTI, FERRO.
3. 28 febbraio 2018
Artisti: GALIZZI, GEMITO, GRAZIOSI, Piero MARUSSIG, OPPI, PENAGINI, PRENCIPE, SPADINI, WILDT.
4. 25 marzo 2018
Artisti: BACCI, DUDREVILLE, GOLA, MAGRI, PARESCE, RAMBELLI, BARTOLI NATINGUERRA, GUIDI.
5. 15 aprile 2018 Artista: BARTOLINI.
6. 4 maggio 2018
Artisti: SAVINIO, TROMBADORI, MONACHESI, FONTANA, MUNARI, FRANCALANCIA.
7. 3 luglio 2018
Artisti: FURLOTTI, METELLI, BARBIERI, BROGGINI, CAGLI, CAPOGROSSI.
8Artisti: CESETTI, FAZZINI, GENNI WEIGMANN, GENTILINI, GUTTUSO.
9. 16 settembre 2018 Artisti: Edita e Mario BROGLIO.
10.  20 novembre 2018 (1 parte), 5 dicembre 2018 (2 parte).
Artisti: LEVI, MAFAI, RAPHAEL MAFAI.
11. 28 dicembre 2018. Artisti: Quinto MARTINI, MANZU'.
12. 21 gennaio 2019. Artisti: MUCCHI, SASSU.
13.  16 luglio 2020.  Artista: BOCCIONI.
15. 27 settembre 2025. Artista: CONTI
17. 17 dicembre 2022. Artista: MELLI
19. 19 settembre 2024. Artista: CAMPIGLI
20. 5 giugno 2023. Artista: CARRA'
21. 8 agosto 2022. Artista: DE CHIRICO

Meno noto e collezionato di alcuni suoi contemporanei italiani, Felice Casorati è senz'altro uno dei pittori che caratterizzano la prima parte del secolo XX, detto “breve”, connotato negativamente per due massacranti Guerra Mondiali e per due ideologie totalitarie e funeste come il fascismo (con la feroce costola teutonica nazista) e il Leninismo (tragica distorsione del socialismo marxista), però anche secolo per ciò che riguarda le arti figurative fecondo come il precedente e pochi altri periodi della storia documentata. Di conseguenza si può affermare che Casorati fu certamente parte della cerchia dei grandi artisti internazionali.

Dal saggio di C.L.R. consegnato a Francesco Flora intitolato Indicazioni sulla pittura contemporanea (“Leonardo”, Roma 1939) estrapolo la cauta considerazione su Casorati. Tre anni dopo nell'articolo La Terza Quadriennale d'Arte italiana (Roma, 1939), l'indagine iniziale di C.L.R. conferma che “ci sono anche dei casi autentici nel campo della prosa, o meglio della letteratura”, di artisti di levatura, tra cui Casorati.

Nell'ampia presentazione della XXVI Biennale di Venezia, illustrata nel primo fascicolo di “seleArte” (1952, pp.40-41) C.L.R. definisce positivamente le caratteristiche del pittore che è anche Maestro di spicco nella cultura figurativa, specialmente piemontese.

Nel 1965, ancora su “seleArte” (n.75, pp. 2-8) partendo dalla “lussuosa” monografia di Luigi Carluccio (1964) i cinquantasei anni di intensa attività di Casorati (morto nel 1963) vengono indagati criticamente, giungendo alla

conclusione che “le opere parlano e dicono di essere iniziali e pregnanti molto oltre quanto si è sinora creduto e verificato”.

In occasione della Mostra “Arte Moderna in Italia, 1915-1935”, stante una certa reticenza della moglie Daphne Maugham, C.L.R. le indirizza una lettera, qui riprodotta, con la pressante richiesta di consentire l'esposizione di certi dipinti dell'artista al degno livello che gli compete, giacché quelle opere “ho voluto esporle per motivare l'esigenza che non è interessata, se non per la rivendicazione piena dell'arte di Casorati”.

Lo storico lucchese torna a scrivere su Casorati su “La Stampa” (Torino, 22 ottobre 1971) con un lungo articolo che in buona parte ricostruisce l'importanza nella cultura italiana di Gobetti e dell'ambiente piemontese. Questo saggio è meno conosciuto anche perché non è stato incluso nella Bibliografia degli scritti di C.L.R. per inadempienze di ricerche bibliografiche da parte di chi era stato incaricato di verificare le collaborazioni ai giornali dell'autore. Purtroppo non è l'unico caso.

L'ultimo intervento di C.L.R. sull'opera di Felice Casorati è costituito dalla lettera critica del settembre 1983 indirizzata a Laura Gori, gallerista fiorentina (“Santacroce”) che aveva promosso una notevole mostra antologica, trasferita anche da Forni a Bologna, di pitture del Maestro. Questa lettera documenta e testimonia i rapporti personali intercorsi tra le due “forti” personalità di Ragghianti e di Felice Casorati. Conclude il post una sequenza di dipinti dell'artista in ordine cronologico.

F.R. (16 giugno 2025)


sabato 27 settembre 2025

Arte Moderna in Italia 1915-1935 - Carlo L. Ragghianti, 15. Primo Conti

 


Post precedenti:

1. 30 dicembre 2017
Presentazione di Carlo L. Ragghianti.
Criteri del Catalogo, Bibliografia generale. Comitato d'onore; Comitato esecutivo; Comitato tecnico; Comitato di consulenza nazionale; Consiglio A.T.T. di Firenze; Consiglio de “La Strozzina”;  organizzatori percorso museografico; segreterie; fornitori dell'esposizione.
2. 31 dicembre 2017
Criteri assegnazione schede critiche; criteri per la consultazione del Catalogo e quelli distintivi di questa rievocazione.
Artisti: ALCIATI, Nino BARTOLETTI, Pasquarosa BARTOLETTI, BIASI, BONZAGNI, BOSIA, BUCCI, CHECCHI, COSTETTI, FERRO.
3. 28 febbraio 2018
Artisti: GALIZZI, GEMITO, GRAZIOSI, Piero MARUSSIG, OPPI, PENAGINI, PRENCIPE, SPADINI, WILDT.
4. 25 marzo 2018
Artisti: BACCI, DUDREVILLE, GOLA, MAGRI, PARESCE, RAMBELLI, BARTOLI NATINGUERRA, GUIDI.
5. 15 aprile 2018 Artista: BARTOLINI.
6. 4 maggio 2018
Artisti: SAVINIO, TROMBADORI, MONACHESI, FONTANA, MUNARI, FRANCALANCIA.
7. 3 luglio 2018
Artisti: FURLOTTI, METELLI, BARBIERI, BROGGINI, CAGLI, CAPOGROSSI.
8Artisti: CESETTI, FAZZINI, GENNI WEIGMANN, GENTILINI, GUTTUSO.
9. 16 settembre 2018 Artisti: Edita e Mario BROGLIO.
10.  20 novembre 2018 (1 parte), 5 dicembre 2018 (2 parte).
Artisti: LEVI, MAFAI, RAPHAEL MAFAI.
11. 28 dicembre 2018. Artisti: Quinto MARTINI, MANZU'.
12. 21 gennaio 2019. Artisti: MUCCHI, SASSU.
13.  16 luglio 2020.  Artista: BOCCIONI.
17. 17 dicembre 2022. Artista: MELLI
19. 19 settembre 2024. Artista: CAMPIGLI
20. 5 giugno 2023. Artista: CARRA'
21. 8 agosto 2022. Artista: DE CHIRICO

Come si può verificare nella pagina riprodotta a fronte (tratta da un elenco di fascisti repubblichini compilato dal C.T.L.N. due mesi prima dell'insurrezione di Firenze dell'11 agosto 1944) Primo Conti risulta fascista attivo di carattere spregevole: “lacché”. Questo documento a me noto fin dagli anni Sessanta, unito ad una antipatia personale di tipo viscerale (capita) fa sì che questa illustre personalità della pittura italiana della prima metà del Novecento risulti, più che indisponente, odiosa.

Perciò questa nostra scheda della rivisitazione della Mostra “Arte Moderna in Italia 1915-1935” è meno particolareggiata di altre, ma non meno curata nei dettagli e nella importanza delle opere antologizzate, con il criterio della loro originalità e qualità.

Però a chi legge questo post casomai interessa sapere cosa pensasse C.L.R. di Conti come persona: perciò riproduco, dopo il suo commento del 1939, la lettera che lo storico lucchese scrisse al noto studioso René Jullian il 26 marzo 1973.

Carlo L. Ragghianti esordisce nell'attenzione sull'artista con queste parole: “il Conti che è però talora incline almeno al sospetto di cultura e di bisogni formali, pure risolvendoli pesantemente; e una schiera di altri” (in Indicazioni sulla pittura italiana contemporanea, “Leonardo”, n.3, 1936, p.76; saggio riprodotto in Il caso De Chirico, Critica d'Arte edizioni, Firenze 1979, pp. 97-101).

Più circostanziata la pagina (qui riprodotta prima della Antologia dei dipinti) pubblicata in “La Critica d'Arte” (a.V, 

n.1,f. XXIII, gen. 1940) alle pagine 114-115 della recensione a La Terza Quadriennale d'arte italiana, Roma 1939.

Dopo le qui presenti schede per la Mostra 1915-1935 (1967), C.L.R. si occupa marginalmente dell'attività di Conti pittore in Bologna cruciale 1914 (volume Calderini ed. 1982 e, prima, fascicolo speciale n. 106-107 di “Critica d'Arte” del 1969).

L'attenzione critica di C.L.R. su questo artista (cui lo accomuna soltanto l'essere stati bambini “prodigio”) è rivolta e concentrata sull'attività di disegnatore, cui lo storico dedica la presentazione in una cartella di disegni (Il leggendario P.C., Viareggio 1977) e il libro (in collaborazione con Gigietta Dalli Regoli) P.C. Taccuini e serie di disegni fra il 1912 e il 1921 (Giunti-Martello, Firenze 1978). A quest'ultimo corposo saggio analitico sulla grafica di Primo Conti, forse dedicheremo un apposito post.

F.R. (22 luglio 2025)

P.S. - Spero che le ristrettezze senili mi consentano di relazionare sul libro Demetrio e l'oste burlone (Epistolario Primo Conti – Corrado Pavolini) a cura di Costanza Geddes da Filicaia e Marcello Verderelli, Edizione Università di Macerata, 2023). Si tratta di 514 fitte pagine tra questi due pilastri della cultura fascista, allora egemone mentre oggi non lo diviene perché i “neri” non hanno nemmeno più “intellettuali” all'altezza di questi due personaggi.

domenica 21 settembre 2025

“seleArte”, II s., n.16, in “Critica d'Arte”, n.145, gen.-feb. 1976.

 Sommario

67     Liberare il Brunelleschi (C.L.R.).

70     Incontri fatidici, 1 e 2 (C.L.R.).

74     Disegni di ornato e di architettura.

76     Corpo: fabbrica e macchina (C.L.R.).

79     Libri ricevuti ed apprezzati: Luigi Carluccio: Ilario Rossi; Nicola Ciarletta: Omiccioli; Renzo Vespignani: Tra due guerre; Luigi Cavallo: Lilloni; Camillo Semenzato: Le ville del Polesine; Paolo Lecaldano: Goya. I disastri della guerra; Piero Torriti: Pietro Tacca di Carrara; Alessandra Perriccioli: L'arte del legno in Irpinia dal XVI al XVIII secolo; Franco Barbieri: Sculture della valle del Chiampo.

I testi non firmati sono Redazionali, cioè prevalentemente di Licia Collobi Ragghianti.