- Delacroix n.1 - Dipinti 1798-1863 : 20 giugno 2025
- Delacroix n.2 - Dipinti 1830-1845 : 20 luglio 2025
In questo terzo post dedicato all'arte di Eugène Delacroix riprodurremo tre interventi e una lettera di Carlo L. Ragghianti. Dei tre scritti pubblicati in “seleArte”, i primi due sono del 1962 mentre il terzo (che è un vero e proprio saggio) è del 1963 (n.68).
Di quest'ultimo articolo esiste una discrepanza tra l'indice della rivista (nel quale lo scritto è siglato G.L.M., cioè Gian Lorenzo Mellini) e il fatto che lo scritto non è firmato. Secondo la consuetudine in “seleArte” invece ogni intervento di terzi (cioè di altri autori oltre i coniugi Ragghianti) è rigorosamente firmato per esteso.
Questa contraddizione tra indice e resto della pubblicazione, penso sia dovuta al fatto che – dato il proprio carattere suscettibile – Mellini abbia ritirato il suo scritto, non accettando i rilievi della Direzione. L'articolo risulta così “redazionale”, cioè nei fatti con stesura di Licia Collobi con interventi di Carlo L. Ragghianti.
Il fatto per altro era notorio, tanto che anche il volume (2003) con l'Indice generale di “seleArte” non attribuisce il saggio a Mellini.
La lettera indirizzata da C.L. Ragghianti a Giuseppe Mazzariol in data 10.10.1986, riguardante il rapporto Baudelaire-Delacroix, viene stampata trascritta dall'originale lesionato e sbiadito. In essa si intende “stabilire un parallelismo (con grandi divergenze) al posto di una presunta convergenza e coerenza”.
In La critica della forma. Ragione e storia di una scienza nuova (Baglioni e Berner, Firenze 1986), C.L.R. intitola un capitolo Da Delacroix a Matisse (pp.142-154), nel quale rinnova “la rivendicazione dell'autonomia che è dopo il Vico l'idea principe dell'estetica e delle poetiche del secolo XIX”. Osservando che “sempre più colpisce la continuità di concezione dell'arte che si verifica da Delacroix a Matisse”.
F.R. 8 giugno 2025
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